Cronotermostati

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Prezzo 79,00 €

Cronotermostato da incasso Iride 230 Vemer VE457800

Cronotermostato ad incasso Iride alimentato da rete elettrica con schermo touch con retroilluminazione rosso verde o blu variabile a seconda della differenza tra la temperatura misurata e quella impostata, cornici bianca e antracite intercambiali, compatibile con la maggior parte delle placche in commercio

Cronotermostati per il controllo del clima

Ottimizzare i consumi e cercare di risparmiare energia elettrica e gas è un obiettivo perseguito da ogni famiglia. Le soluzioni a disposizione sul mercato sono tante e diverse e, una volta adottate, consentiranno non solamente di ridurre i costi di gestione degli impianti, ma anche di limitare l'emissione di inquinanti nell'ambiente. Una delle principali tecnologie riguarda il risparmio e la riduzione di emissioni ottenibile relativamente agli impianti per il controllo del clima. La modifica ed il controllo della temperatura e della qualità dell'aria degli ambienti avvengono attraverso tre principali tipologie di impianto: 

  • riscaldamento
  • condizionamento
  • climatizzazione

Cronotermostati per l'impianto di riscaldamento

L'impianto termico di riscaldamento è il sistema utilizzato per riscaldare gli ambienti domestici e lavorativi durante la stagione fredda. Tra i sistemi per il controllo della temperatura, questo è stato senz'altro il primo a comparire storicamente negli edifici: già nell'antica Grecia le abitazioni erano dotate di una fornace che veniva posizionata sotto il pavimento per produrre il calore, mentre esso veniva distribuito nei vari ambienti attraverso bocchettoni realizzati nel muro; più tardi, in Medio Oriente, l'aria calda venne fatta passare sotto la pavimentazione attraverso dei condotti. L'uso dell'acqua calda nelle tubature per il riscaldamento è posteriore, e venne concepito dai monaci cistercensi che riscaldavano l'acqua prelevata dal fiume in fornaci alimentate e legna. Gli impianti di riscaldamento si classificano secondo diversi parametri: 

  • fonte energetica: a combustibile, energie rinnovabili
  • destinazione d'uso: autonomi per abitazioni singole, centralizzati
  • forme di immagazzinamento e distribuzione del calore: a convezione, irraggiamento
  • efficienza ed emissioni di CO2

La tipologia di impianto più diffusa prevede l'ottenimento di aria, acqua o vapore caldi attraverso una caldaia alimentata da combustibili fossili; la stessa caldaia provvede a riscaldare l'acqua per l'uso personale. La scelta sul tipo di impianto più adatto alle nostre esigenze può venire effettuata valutando le condizioni di reperibilità di un tipo particolare di combustibile, la dimensione necessaria ed eventuali normative in merito. I dispositivi più diffusi per la produzione del calore sono caldaie, camini e stufe e più recentemente la geotermia. In generale l'impianto di riscaldamento è composto da:

  • centrale di produzione del calore
  • rete di distribuzione dei fluidi riscaldati
  • terminali di diffusione del calore
  • sistemi di controllo e gestione dell'impianto (cronotermostati)

Cronotermostati per impianti di riscaldamento ad acqua e a vapore

Gli impianti di riscaldamento ad acqua o vapore prevedono una caldaia dotata dei propri sistemi di alimentazione e scarico dei fumi, tubi per la circolazione dell'acqua calda e caloriferi disposti in ogni ambiente che trasferiscano il calore. Questi ultimi possono essere radiatori, normalmente posti a muro, o piastre radianti, che possono venire collocate anche sotto il pavimento: nell'impianto a radiatori l'acqua al loro interno per ottenere un buon effetto riscaldante deve raggiungere i 50°, mentre nelle piastre sono sufficienti 35-40° con un notevole risparmio energetico e riduzione delle emissioni. Gli impianti a vapore presentano un funzionamento molto simile a quelli ad acqua, se non per temperature e pressioni molto più elevate.

Cronotermostati per impianti di riscaldamento ad aria

Attraverso questa tipologia di impianto,l'aria può venire riscaldata da una fonte di calore posta nel singolo locale o remota. Nel primo caso un termoconvettore produce (se dotato di resistenze) o raccoglie aria calda da stufe e focolari, e la diffonde tramite ventole, nel secondo il calore viene distribuito ai vari ambienti attraverso tubi metallici o in stoffa.

Cronotermostati per l'impianto di condizionamento

Il condizionatore è il dispositivo in grado di modificare la temperatura dell'aria, sia riscaldandola che raffreddandola, migliorando il comfort in ogni stagione, e può venire previsto per un singolo ambiente o per un intero edificio. Il raffreddamento dell'aria viene ottenuto attraverso l'induzione dell'evaporazione di un fluido prodotto chimicamente: il fenomeno costituisce una reazione di tipo endotermico, richiede cioè energia per realizzarsi, di conseguenza la sottrae all'ambiente sotto forma di calore, provocando il raffreddamento dell'aria circostante. La medesima reazione porta anche ad una riduzione dell'umidità dell'aria, per cui questo tipo di impianti trova impiego anche dove ci sia necessità di regolare questa particolare caratteristica dell'ambiente.

Cronotermostati per l'impianto di condizionamento

Generalmente gli impianti di questo tipo presentano una componente che viene collocata all'esterno dell'edificio, ed una interna: queste sono collegate tra loro attraverso la parete da tubi di rame, per la circolazione dei fluidi, e dall'impianto elettrico. Le unità esterne possono essere da terra o a parete, mentre quelle interne oltre a queste due soluzioni possono venire collocate anche a soffitto o a incasso. In generale e semplicisticamente, l'unità esterna preleva e raffredda l'aria che viene distribuita all'interno dalla relativa unità. Negli impianti cosiddetti "solo freddo", il ciclo termodinamico di funzionamento procede nell'unica direzione di fornire e distribuire l'aria fredda all'interno dell'edificio, nei condizionatori che fungono anche da sistema di riscaldamento, il ciclo può venire invertito, anche se il potere riscaldante rispetto ad altre tipologia di impianto è minore. Mentre i condizionatori più datati presentano un sistema di attivazione di tipo "acceso/spento", dove non c'è nessun tipo di modulazione della velocità e della temperatura a cui l'aria viene emessa, i più moderni sono dotati del cosiddetto "inverter": questo dispositivo, collegato ad un sensore in grado di registrare sensibilmente la temperatura, modula l'efficienza del condizionatore in modo da mantenere costante la temperatura senza sbalzi, aumentando il comfort e riducendo i consumi. 

Cronotermostati per l'impianto di climatizzazione

Il climatizzatore rappresenta l'evoluzione del condizionatore. Il funzionamento del primo produce una diminuzione dell'umidità dell'aria direttamente e inevitabilmente conseguente alla reazione endotermica che si realizza al suo interno. Il secondo è in grado, attraverso sensori dedicati, di registrare il tasso di umidità ambientale e regolarlo verso i massimi livelli di comfort, o secondo le necessità legate ad ambienti specifici, come per esempio tutti quelli in cui si conservino oggetti che richiedano un tasso di umidità preciso per la loro migliore conservazione. Inoltre i climatizzatori possono provvedere al controllo della ventilazione degli ambienti, realizzando anche il filtraggio dell'aria. In generale un climatizzatore è composto da:

  • centrale di produzione di freddo o calore
  • rete di distribuzione dei fluidi
  • terminali di diffusione a convezione, conduzione, irraggiamento
  • sistemi di regolazione come centraline e cronotermostati

Anche gli impianti di climatizzazione trovano distinzione a seconda della loro collocazione - centralizzati o decentralizzati - e della fonte di energia - non rinnovabile, rinnovabile, ibrida.

Cronotermostati di ultima generazione

Il cronotermostato da ambiente è senza ombra di dubbio una delle migliori soluzioni per il risparmio energetico casalingo e la diminuzione dell'inquinamento: può venire collegato alla caldaia, al condizionatore o al sistema di climatizzazione. L'interfaccia più moderno è rappresentato da un comodo touchscreen, facile e intuitivo da usare. Grazie ad esso è possibile programmare gli orari di attività dell'impianto limitandoli ai momenti in cui l'edificio è abitato, lasciandolo inattivo quando è vuoto, o metterlo in funzione esclusivamente quando la temperatura si allontani dai parametri prestabiliti. I cronotermostati infatti sono dotati non soltanto di un timer programmabile, ma anche di un sensore in grado di rilevare la temperatura dell'ambiente: attraverso queste due modalità di controllo è possibile far sì che l'impianto di riscaldamento o di climatizzazione operi lo stretto indispensabile ma anche più efficacemente.

Scegliere tra i diversi cronotermostati

Quando si è in procinto di acquistare un cronotermostato per ambiente occorre tenere in considerazione diversi aspetti, primo fra tutti la qualità del sensore e la conseguente capacità di rilevamento e mantenimento della temperatura in modo preciso. Esso deve essere sufficientemente sensibile alle variazioni climatiche dell’ambiente in modo da attivare o spegnere l'impianto di riscaldamento o il condizionatore esattamente quando necessario ottimizzandone l'efficienza, mentre al contempo sprechi ed emissioni vengono sensibilmente ridotti. Il mercato offre cronotermostati con diverse caratteristiche:

  • da incasso
  • a parete
  • a batteria
  • a 220 volt

Grazie ai sistemi integrati e all'interfaccia semplice e intuitivo, installare e gestire un cronotermostato è alla portata di ognuno, e migliorerà la qualità del clima dei vostri ambienti domestici e lavorativi tenendo sotto controllo i costi di gestione e le emissioni inquinanti.